lunedì 16 marzo 2009

Rachel Corrie

I’m here for other children.
I’m here because I care.
I’m here because children everywhere are suffering and because forty thousand people die each day from hunger.
I’m here because those people are mostly children.
We have got to understand that the poor are all around us and we are ignoring them.
We have got to understand that these deaths are preventable.
We have got to understand that people in third world countries think and care and smile and cry just like us.

We have got to understand that they dream our dreams and we dream theirs.
We have got to understand that they are us. We are them.
My dream is to stop hunger by the year 2000.
My dream is to give the poor a chance.
My dream is to save the 40,000 people who die each day.
My dream can and will come true if we all look into the future and see the light that shines there.
If we ignore hunger, that light will go out.
If we all help and work together, it will grow and burn free with the potential of tomorrow.


Fifth Grade Press Conference on World Hunger

By Rachel Corrie, aged 10 — 1990



di Marcello Sordo, Gaza

ll 16 marzo 2003 veniva assassinata Rachel Corrie all'età di 23 anni.


Era un'attivista dell'International Solidarity Movement (ISM), movimento pacifista che coraggiosamente svolge azioni di interposizione tra l'esercito israeliano e la popolazione palestinese.

Le loro attività sono molteplici per quanto sono numerose le vessazioni subite in Palestina: demolizioni illegali di case, attacchi militari e paramilitari contro contadini e pescatori, blocchi ai check point per feriti e partorienti, distruzione di uliveti e altre colture. Sono solo alcuni esempi delle condizioni di Aphartaid e di pulizia etnica procurate da Israele.

Rachel, mentre cercava di impedire la demolizione della casa di un farmacista, padre di cinque figli, è stata deliberatamente investita da un bulldozer a Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Domani alle h.16,30 si svolgerà la commemorazione della sua morte nella cittadina ai confini dell'Egitto, per ricordare il suo atto coraggioso e la sensibilità che la distingueva, rimasta impressa nei suoi numerosi scritti che ci ha lasciato.

Alcuni giorni fa ho avuto la fortuna di conoscere i genitori, persone squisite e intense quanto determinate a continuare l'impegno della figlia, che si sono recate nuovamente a Gaza, insieme alla delegazione Code Pink, per rompere l'assedio.

Intanto in Cisgiordania si vivono ore di apprensione per un altro militante del ISM, colpito da un lacrimogeno ad alta velocità (Rutger rifle) alla testa, ora in coma in una terapia intensiva di Tel Aviv. Tristan Anderson, di 37 anni, è stato colpito mentre dimostrava contro l'occupazione di terre palestinesi da parte degli israeliani, nel villaggio di Ni'lin. Un residente palestinese di Ni'lin è stato pure ferito alle gambe da armi da fuoco. In questo villaggio, nel 2008, sono stati uccisi quattro palestinesi, tra i dieci e i vent'anni di età, da armi da fuoco e rutger rifle.

Mentre si susseguono i summit internazionali, Gaza continua a essere un carcere a cielo aperto e la Cisgiordania pian piano scompare sotto la continua espansione delle colonie israeliane.

La Nakba, iniziata nel 1948, non ha fine.

Assediamo l'assedio.

http://rachelcorriefoundation.org/site/

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